Il nulla si è rivoltato anche per me,
davvero si è rovesciato dall'altro lato.
Dove mai sono finita -
dalla testa ai piedi tra i pianeti,
neppure ricordando com'era il non esserci.
O mio qui incontrato, o mio qui amato,
posso solo intuire, la mano sulla tua spalla,
quanto vuoto ci spetta da quell'altra parte,
quanto silenzio là per un grillo
e dopo il buio il sole come risarcimento
in una goccia di rugiada - per quali siccità là! qui,
Lo stellare a casaccio! Il di qui alla rovescia!
Disteso su curvature, pesi, ruvidità e moti!
Intervallo nell'infinito per il cielo sconfinato!
Sollievo dopo il non-spazio in forma d'una betulla!
Ora o mai il vento scuote una nuvola,
perchè il vento è proprio ciò che là non soffia.
E lo scarabeo s'avvia per il sentiero in abito scuro di testimone
dell'evento d'una lunga attesa per una vita breve.
E a me è capitato di esserti accanto.
E davvero non vedo in questo nulla di ordinario.
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