Ognuno di noi ha la propria no man's land, in cui è totale padrone di se stesso.
C'è una vita a tutti visibile, e c'è n'è un'altra che appartiene solo a noi, di cui nessuno sa nulla. In questa no man's land, dove l'uomo vive nella libertà e nel mistero, possono accadere strane cose, si possono incontrare altri esseri simili, oppure nel silenzio e nella solitudine può nascere il pensiero che in seguito ti cambierà la vita, che porterà alla rovina o alla salvezza ..
E in questo spazio di libertà, in questa terra che non appartiene a "nessun Uomo" nasce un desiderio che definirei "femminile" dove si può sostare nell'assenza e di essa nutrirsi, senza cedere al vuoto depressivo di una perdita arcaica vissuta come incolmabile, ma che accetta il cambiamento e rinuncia al possesso.
E' una terra di transito dove ci si può modificare e reinventare continuatamente. E' una terra dove si fanno degli incontri indelebili che ti accompagneranno tutta la vita. Io l'ho attraversata improvvisamente e succesivamente ho imparato a fermarmi seduta su una pietra e piano piano é scomparsa la stanchezza!
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