Io sento l’impertinenza nei confronti loro e dei loto seguaci come un imperativo morale e civile… Anzitutto, come non appartenenza a una visione del mondo ispirata dalla certezza che, per dirla nella lingua del nuovo papa, Gott mit uns, “Dio è con noi”: meno che mai quando questa certezza rigenera mostri che credevamo ormai definitivamente scomparsi, dalle guerre imperialiste alle crociate integraliste.
E poi, per proclamare ad alta voce che certi presidenti e papi sono nudi: una doverosa arroganza nei confronti di coloro che vorrebbero imporre all’universo mondo moderno il loro provincialissimo capitalismo e il loro antiquato cristianesimo”.
In sintesi, è impertinente, in senso letterale, chi non appartiene: ad esempio, ad una politica, una religione o una filosofia. E, la non appartenenza, suscita i risentimenti e le stizze di coloro che appartenendo, lo tacciono di arroganza o insolenza.
(da: il matematico impertinente di Piergiorgio Odifreddi)
Nessun commento:
Posta un commento