giovedì 22 dicembre 2011

Scorcio di secolo

Doveva essere migliore degli altri il nostro XX secolo.
Non farà più in tempo a dimostrarlo,
ha gli anni contati,
il passo malfermo,
il fiato corto.

Sono ormai successe troppe cose

che non dovevano succedere,
e quel che doveva arrivare,
non è arrivato.
 

Ci si doveva avviare verso primavera
e la felicità, fra l'altro.
La paura doveva abbandonare i monti e le valli, 

la verità doveva raggiungere la meta
prima della menzogna.

Certe sciagure

non dovevano più accadere,
ad esempio la guerra
e la fame, e così via.

Doveva essere rispettata

l'inermità degli inermi,
la fiducia e via dicendo.

Chi voleva gioire del mondo

si trova di fronte ad un compito
irrealizzabile.

La stupidità non è ridicola.
La saggezza non è allegra. 

La speranza
non è più quella giovane ragazza

et cetera, purtroppo.

Dio doveva finalmente credere all'uomo

buono e forte,
ma il buono e il forte
restano due esseri distinti.

Come vivere? - Mi ha scritto qualcuno,
a cui io intendevo fare
la stessa domanda.

Da capo e allo stesso modo di sempre,
come si è visto sopra, 

non ci sono domande più pressanti
delle domande ingenue.

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