giovedì 22 dicembre 2011

Elogio dei sogni

In sogno
dipingo come Vermeer van Delft.
Parlo correttamente il greco
e non solo con i vivi.
Guido l'automobile
che mi ubbidisce.
Ho talento,
scrivo grandi poemi
Odo voci
non peggio di autorevoli santi.
Sareste sbalorditi
dal mio virtuosismo l pianoforte.
Volo come si deve,
ossia con le mie forze.
Cadendo da un tetto
so cadere dolcemente sul verde.
Non ho difficoltà
a respirare sott'acqua.
Non mi lamento:
sono riuscita a trovare l'Atlantide.
Mi rallegro di sapermi sempre svegliare
prima di morire.
Non appena scoppia una guerra
mi giro sul fianco preferito.
Sono, ma non devo
esserlo, una figlia del secolo.
Qualche anno fa
ho visto due soli.
E l'altro ieri un pinguino.
Con la massima chiarezza.

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