lunedì 20 febbraio 2012

da: Riccardo III

« Ormai l’inverno del nostro travaglio
s’è fatto estate sfolgorante ai raggi di questo sole di York »

« Ho deciso di fare il delinquente
E odiare gli oziosi passatempi di questa nostra età. »

« Io mi sono ingannato fino ad oggi sopra la mia figura;
S'ella mi trova, al contrario di me,
Un uomo di straordinario fascino.
M'accollerò, costi quel che costi, la spesa d'uno specchio; »
 

(William Shakespeare) 

Il ritratto shakespeariano di re Riccardo Plantageneto e del suo "regno del terrore" offre un'immagine del tutto negativa del personaggio. La verità storica, secondo i maggiori storici contemporanei, è molto diversa. Secondo e ultimo monarca della casa di York, regnò per poco più di due anni, e il suo breve regno non fu più crudele o ingiusto dei suoi predecessori o di coloro che lo seguirono.
In Riccardo III attraverso la storia del re crudele e ambizioso e della sua rovina Shakespeare descrive la sete umana di potere, e le conseguenze malsane di una smodata volontà di rivincita

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