Vorrei che fosse lei a scrivere di me. A radunare i pensieri su quegli anni lontani secoli. A giustificare la mia vigliaccheria, il mio bisogno di certezze. Forse mi descriverebbe diversa da come sono; l’affetto le farebbe abbellire il mio aspetto, la mia morte, la indurrebbe a dare incanto alle mie azioni, come forse succede a me scrivendo di lei. Vorrei tanto che fosse lei a scrivere di me. La sua esistenza finita mi appare una perdita universale. Ogni giorno mi chiudo in questa stanza a scrivere di lei e di me.
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